Frisella con meloncella del salento

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Ingredienti

due frise di grano duro o di orzo
pomodori
meloncella del salento
olio extravergine d’oliva
sale
acqua
capperi
rucola selvatica
ingredienti aggiuntivi: peperoncino piccante, origano

Preparazione e condimento

Le frise hanno bisogno di essere imbevute (o come si dice in gergo salentino “sponzate”) in acqua e tenute a mollo in base alle proprie preferenze, se si preferiscono più croccanti basteranno poco più di 25 secondi mentre per gustarle più morbide sarà necessario tenerle a mollo per circa 1 minuto.

Una volta ritirate dall’acqua, basterà adagiarle in un piatto e cominciare a condirle, in quest’ordine: versate sulla basi un filo d’ olio, poi aggiungete il sale e i pomodorini tagliati e/o spalmati sopra, facendo in modo che i semini creino la base per il condimento. A questo punto tagliate a pezzetti le meloncelle del salento - potete scegliere di tenere la scorza (per assaporare un gusto più agreste e croccante).
Finite il piatto con dei capperi, dell’origano e se siete coraggiosi anche con del peperoncino piccante secco.
In pochissimo tempo avrete ottenuto un piatto semplice, gustoso ed anche salutare.

Curiosità

Stando a una leggenda, la ricetta della frisella fu portata in Italia da Enea, quando l’eroe cantato da Virgilio nell’Eneide sbarcò sulle coste salentine di Porto Badisco. Tuttavia, secondo fonti storiche documentate, le prime notizie delle “friseddhe” si hanno al tempo delle Crociate, quando i cavalieri, che salpavano dai porti pugliesi alla volta della Terra Santa, si servivano di questo prodotto a basso costo e dalla lunga conservazione, commestibile non appena bagnato in acqua e ideale per le faticose traversate